Un percorso inedito insolito un “viaggio” a ritroso nel tempo nel mondo dei castrati protagonisti
della musica napoletana del ‘700.
Un “viaggio” nel settecento Napoletano, tra i più antichi conservatori, teatri, Chiese, giardini reali, tra le antiche istituzioni che ospitarono coloro i quali furono i protagonisti della Napoli del 600 e ‘700, i Castrati.
Ma chi erano i Castrati, perchè furono evirati, da chi in che modo avveniva la castrazione dove si esibirono, entreremo nelle loro vite nel loro mondo in particolare quelle dei due più importanti virtuosisti ,e perfetti performer, Storia e leggende del farinelli e caffarelli ossia Carlo Broschi e Gaetano Majorana
Partiremo con la visita alla pietà dei Turchini in via Medina, San Giorgio dei Genovesi, la Chiesa della Graziella dove fu fondato il primo teatro Napoletano: il Teatro San Bartolomeo, continueremo fino al Teatro San Carlo esterno, entreremo ai giardini reali, visiteremo la chiesa di San Ferdinando
e termineremo a palazzo Majorana fatto costruire dal Caffarelli come sua dimora.
Il cartiglio che sul portale reca l’iscrizione “Amphyon Thebas, Ego Domum” per sottolineare che come Anfione eresse le mura di Tebe con il suono del flauto, Majorana costruì il suo palazzo col valore della sua voce. Una leggenda napoletana aggiunge che qualcuno avrebbe appeso sotto tale iscrizione un cartello con la seguente scritta “ille cum, tu sine” (lui con, tu senza) in riferimento al fatto che il Caffarelli era un castrato.